Una delle primissime opere attribuite di Raffaello. Lo stendardo procesisonale della Santissima Trinità
Lo stendardo della Santissima Trinità è un dipinto a olio su tela (166x94 cm per lato) di Raffaello, databile al 1499 circa e conservato nella Pinacoteca comunale di Città di Castello. Si tratta di una delle primissime opere attribuite all'artista, nonché dell'unico dipinto di Raffaello rimasto a Città di Castello, dove l'artista operò tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento.
Lo stendardo processionale venne dipinto per la chiesa della Trinità di Città di Castello, in un momento imprecisato del soggiorno del giovanissimo pittore, recatosi a Città di Castello in sostituzione del padre, defunto nel 1494. Qui, in seguito alla partenza di Luca Signorelli, scarseggiavano i pittori di talento, per cui fu facile per il promettente artista, portatore ancora di uno stile peruginesco, ricevere numerose commissioni. Tra queste ci sono la mutila Pala del beato Nicola da Tolentino, oggi divisa in più musei, la Crocifissione Mond, alla National Gallery di Londra, e lo Sposalizio della Vergine, alla Pinacoteca di Brera.
Lo stendardo, in cattivo stato di conservazione, era originariamente dipinto su entrambe le facce, che oggi sono separate ed esposte a fianco: da un lato vi sono raffigurati la Trinità con i santi Rocco e Sebastiano (recto) e dall'altro lato la Creazione di Eva (verso).
Sorprende la freschezza dell'opera anche se sono ancora molto evidenti i debiti verso Perugino (nel dolce paesaggio, negli angeli simmetrici tra nastri svolazzanti) e Luca Signorelli (nell'impostazione volumetrica). Nuova è invece la sicurezza nella disposizione delle figure nello spazio, molto più coerente che nei suoi maestri.